• Comune di Calanca

    Comune di Calanca

    Benvenuti

  • Comune di Calanca

    Comune di Calanca

  • Comune di Calanca

    Comune di Calanca

Amministrazione

Comune di Calanca    
Cancelleria comunale
Via Pretorio 1
6543 Arvigo


T +41 91 828 14 44                                                       

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.                                                         

 

Orario sportello
Lunedì e giovedì
Dalle 15:00 alle 17:00
Martedì - mercoledì - venerdì chiuso tutto il giorno. 

Fuori orario su appuntamento.   

   

Orario telefono

Da lunedì a giovedì
Al mattino dalle 09:00 alle 11:00
Al pomeriggio dalle 15:00 alle 17:00
Venerdì chiuso tutto il giorno.

   

Contatti cancelleria                                                     
Giovanni Pizzetti, segretario comunale T +41 91 828 14 44 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Laura Balzano,  collaboratrice T +41 91 828 14 44 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Alessandro Maggi, squadra comunale T +41 91 828 14 44 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio tecnico comunale                                                                                                                                                    

Ufficio tecnico comunale

c/o Cancelleria comunale 

Via Pretorio 1

6543 Arvigo

T +41 91 828 14 44

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Squadra comunale Calanca

c/o Cancelleria comunale

Via Pretorio 1

6543 Arvigo

T +4191 828 14 44 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Leggi tutto

Storia

Il Moesano nel corso dei tempi

Ca. 10000 a.C. 

Dall’assenza di vegetazione fino a una rada sterpaglia.

Ca. 9000 a.C. 

All’inizio fitta sterpaglia, poi il bosco ritorna a coprire il terreno, dapprima betulla, poi pino, i boschi si fanno rapidamente fitti.

Migrazione degi alberi termofili.

Ca. 7500 a.C.

A basse quote boschi misti di tigli e olmi, ontaneti; a quota più alte troviamo abiette, al limite della zona boschiva troviamo pini cembri e larici; espansione massima dei querceti e delle abetine; prime tracce di cultura, incendi; a Mesocco si trovano i reperti più vecchi. 

Ca. 4000 a.C. 

A basse quote boschi misti di tigli e olmi; in Mesolcina la Quercia assume un ruolo predominante, ontaneti; a quote più elevate regresso del abete bianco, migrazione della peccia che entro breve tempo assume un ruolo dominante; l’ontano nano (drosa) è frequente; raro il pino cembro; il larice si trova in una stretta fascia al di sotto del limite superiore del bosco; il faggio si trova fin nelle valli più superiori anche se raro.

3200 - 2600 a.C. 

Castaneda, Pian del Remit: resti di architettura, prime tracce di campicoltura (aratro!).

1400 - 1200 a.C. 

Mesocco, insediamento/centro abitato TecNev-Santa Maria del Castello.

600 - 500 a.C. 

Mesocco, necropoli presso l’attuale negozio Coop.

Fino al 200 a.C. 

Continuazione della presenza delle ricche tombe/sepolcri di Castaneda; accertata la presenza di campicoltura, viticoltura, betulleti.

Ca. 0 

Intensità dell’agricoltura piuttosto ridotta, agricoltura e viticoltura poco estese, castagneti e selve di noci rari o assenti.

Ca. 1000 d.C. 

Estensione massima dei castagneti, selve di noci, coltivazione di cereali e viticoltura; dissodamenti per far posto all’alpicoltura.

Ca. 1500 d.C. 

Regressione di tutte le piante coltivate nelle quote superiori. Passaggio alla sola praticoltura; a quota più basse sviluppo del mais.

Fonti bibliografiche
H. Zoller; Pollenanalytische Untersuchungen zur Vegetationsgeschichte der insubrischen Schweiz, 1960
Schweizerisches Landesmuseum Zürich; Die Lepontier, Grabschätze eines mystischen Alpenvolkes, 2001

 

Alcune date importanti riguardanti la Val Calanca

12.08.1296 

Si firma l’atto che fissa i confini tra il comune di Roveredo-S.Vittore e quello di Calanca.

La Calanca è rappresentata dai suoi dodici delegati.

1496 

La Calanca entra a far parte della lega Grigia.

1796 

La Calanca si divide, politicamente, in Esterna e Interna.
Esteriore: S.ta Maria, Castaneda Buseno e Cauco.
Interiore: Arvigo-Landarenca, Braggio-Selma, S.ta Domenica-Augio e Rossa-Sabbione.

1830 - 1831 

Costruzione della strada della valle.

1851 

La Calanca costituisce il 3° Circolo del distretto Moesa.

1866 

Spartizione dei beni Patriziati, rimasti in comunione sino ad allora.

 

Comune di Calanca nei tempi

In elaborazione.

Chiese e cappelle

In elaborazione.

Emigrazione

Si sa dai censimenti che la Calanca nel 1623 contava circa 600 fuochi, ciò che poteva corrispondere almeno a 2500 abitanti. Un secolo dopo, circa nel 1773, contiamo in Valle 2900 anime. È ovvio che la valle non poteva dare lavoro e pane a tutta quella gente, perciò molti erano costretti ad emigrare.

Storia della valle Mesolcina e Calanca redatta da Gerry Mottis

Leggi tutto

Il Moesano nel corso dei tempi

Ca. 10000 a.C. 

Dall’assenza di vegetazione fino a una rada sterpaglia.

Ca. 9000 a.C. 

All’inizio fitta sterpaglia, poi il bosco ritorna a coprire il terreno, dapprima betulla, poi pino, i boschi si fanno rapidamente fitti.

Migrazione degi alberi termofili.

Ca. 7500 a.C.

A basse quote boschi misti di tigli e olmi, ontaneti; a quota più alte troviamo abiette, al limite della zona boschiva troviamo pini cembri e larici; espansione massima dei querceti e delle abetine; prime tracce di cultura, incendi; a Mesocco si trovano i reperti più vecchi. 

Ca. 4000 a.C. 

A basse quote boschi misti di tigli e olmi; in Mesolcina la Quercia assume un ruolo predominante, ontaneti; a quote più elevate regresso del abete bianco, migrazione della peccia che entro breve tempo assume un ruolo dominante; l’ontano nano (drosa) è frequente; raro il pino cembro; il larice si trova in una stretta fascia al di sotto del limite superiore del bosco; il faggio si trova fin nelle valli più superiori anche se raro.

3200 - 2600 a.C. 

Castaneda, Pian del Remit: resti di architettura, prime tracce di campicoltura (aratro!).

1400 - 1200 a.C. 

Mesocco, insediamento/centro abitato TecNev-Santa Maria del Castello.

600 - 500 a.C. 

Mesocco, necropoli presso l’attuale negozio Coop.

Fino al 200 a.C. 

Continuazione della presenza delle ricche tombe/sepolcri di Castaneda; accertata la presenza di campicoltura, viticoltura, betulleti.

Ca. 0 

Intensità dell’agricoltura piuttosto ridotta, agricoltura e viticoltura poco estese, castagneti e selve di noci rari o assenti.

Ca. 1000 d.C. 

Estensione massima dei castagneti, selve di noci, coltivazione di cereali e viticoltura; dissodamenti per far posto all’alpicoltura.

Ca. 1500 d.C. 

Regressione di tutte le piante coltivate nelle quote superiori. Passaggio alla sola praticoltura; a quota più basse sviluppo del mais.

Fonti bibliografiche
H. Zoller; Pollenanalytische Untersuchungen zur Vegetationsgeschichte der insubrischen Schweiz, 1960
Schweizerisches Landesmuseum Zürich; Die Lepontier, Grabschätze eines mystischen Alpenvolkes, 2001

 

Leggi tutto

Alcune date importanti riguardanti la Val Calanca

12.08.1296 

Si firma l’atto che fissa i confini tra il comune di Roveredo-S.Vittore e quello di Calanca.

La Calanca è rappresentata dai suoi dodici delegati.

1496 

La Calanca entra a far parte della lega Grigia.

1796 

La Calanca si divide, politicamente, in Esterna e Interna.
Esteriore: S.ta Maria, Castaneda Buseno e Cauco.
Interiore: Arvigo-Landarenca, Braggio-Selma, S.ta Domenica-Augio e Rossa-Sabbione.

1830 - 1831 

Costruzione della strada della valle.

1851 

La Calanca costituisce il 3° Circolo del distretto Moesa.

1866 

Spartizione dei beni Patriziati, rimasti in comunione sino ad allora.

 

Leggi tutto

Emigrazione

Si sa dai censimenti che la Calanca nel 1623 contava circa 600 fuochi, ciò che poteva corrispondere almeno a 2500 abitanti. Un secolo dopo, circa nel 1773, contiamo in Valle 2900 anime. È ovvio che la valle non poteva dare lavoro e pane a tutta quella gente, perciò molti erano costretti ad emigrare.

Leggi tutto

Albo comunale


San Bernardino logo 480

Suggerisci un evento

Ente Turistico Regionale del Moesano
+41 91 832 12 14


Agenda PGI

PGI logo 480

  • Calanca Slide Basso

 

Eco del monte

Appari! grido, Appari! alla montagna,
che senza fine lungo i giorni e il tempo
da me volge lo sguardo e resta sola.
Appari! la montagna mi risponde...
E questa voce non è ancora spenta
che già torna invincibile il silenzio
e l’orma antica pasce sulle rocce.

Remo Fasani

Il Comune

Servizi e Atti

clemente maria a marca 130 a4b44

Clemente Maria a Marca, di Soazza
(1764 - 1819)

Podestà di Teglio e governatore della Valtellina. Deputato alla Dieta generale a Berna, presidente del Gran Consiglio e membro del governo grigionese, presidente del tribunale d'appello. Protesse il soggiorno di Ugo Foscolo a Roveredo. Commerciante di legname e promotore del nuovo collegamento stradale da Bellinzona a Coira attraverso il San Bernardino.

Turismo

Turismo

Benvenuti nel nostro Comune, cari ospiti!

Statistiche

Statistiche

Il Comune in cifre e in grafici

Economia

Economia

Le nostre attività imprenditoriali

Immagini

Immagini

L'occhio vuole la sua parte...

galleria fotografica

Iscriviti alla Newsletter

Accetto le condizioni riguardo Privacy e Termini di Utilizzo

Utilizzando il portale accetti il nostro uso dei cookie e trattamento dei dati personali, per una migliore esperienza di navigazione.